Olio Essenziale di Lavanda (Lavandula angustifolia) –
- ottonellosandra69
- 1 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 12 ago

Composizione chimica
L’olio essenziale di lavanda è composto principalmente da:
Linalolo (20–45%)
Acetato di linalile (25–46%)
β-Cariofillene (4–8%)
1,8-Cineolo (2–5%)
Lavandulolo e altri monoterpeni in tracce
Questi composti conferiscono alla lavanda le sue caratteristiche proprietà calmanti, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Modalità d’uso e azione biochimica
1. Uso TopicoLe molecole lipofile, come il linalolo e l’acetato di linalile, penetrano la barriera cutanea, raggiungendo il derma e i tessuti sottostanti. Qui stimolano il rilascio di ossido nitrico, una molecola chiave nella vasodilatazione e nel rilassamento muscolare.L’azione antinfiammatoria e analgesica locale si manifesta modulando i mediatori dell’infiammazione e favorendo il rilassamento muscolare e nervoso (Hajhashemi et al., 2003).
2. Uso AromaticoLe molecole volatili attraversano gli alveoli polmonari, entrando nel flusso ematico e raggiungendo rapidamente il sistema nervoso centrale. Qui modulano i recettori GABA e serotonina, producendo un effetto ansiolitico e sedativo che riduce l’attività del sistema nervoso simpatico e favorisce il rilascio di neurotrasmettitori calmanti (Lis-Balchin & Hart, 1999).
3. Uso InternoL’assunzione orale permette l’assorbimento gastrointestinale dei composti attivi, che subiscono metabolismo epatico. La lavanda ha attività antispasmodica sul tratto gastrointestinale, riduce crampi e favorisce la digestione grazie all’azione sul sistema nervoso enterico (Ghelardini et al., 1999). Ha inoltre effetti antimicrobici sistemici contro alcuni patogeni (Cavanagh & Wilkinson, 2002).
Conoscere queste modalità e le loro basi biochimiche ci permette di scegliere con consapevolezza la via migliore per sfruttare al massimo i benefici della lavanda. Una goccia, tre modalità, un mondo di benessere naturale.

.png)

Commenti