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"Il Potere dell'Olfatto: L'Influenza degli Odori sulle Emozioni e sul Benessere Psicofisico"

Aggiornamento: 10 gen


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Il naso è il primo organo a formarsi nel feto e il vomero-nasale, situato alla base della testa, è coinvolto nella percezione degli odori nel liquido amniotico. L'olfatto precoce permette al bambino di stabilire una continuità tra la vita intrauterina e quella extrauterina, riconoscendo l'odore della madre, il quale è importante per affrontare la vita al di fuori del grembo materno. Sebbene l'olfatto sia meno sviluppato negli esseri umani moderni rispetto ai nostri antenati, è ancora un senso fondamentale per molte creature viventi, essendo stato vitale per la caccia e la percezione dei pericoli.

Gli odori sono spesso associati a specifiche emozioni negli esseri umani. Alcuni aromi possono suscitare reazioni diverse, come ira, sollievo, ansia, sensualità e paura. Inoltre, determinati profumi possono evocare ricordi di eventi passati, indipendentemente dal contesto in cui vengono percepiti. L'olfatto comunica direttamente con il cervello, stimolando il sistema limbico responsabile delle emozioni e del benessere psicofisico.

A differenza degli altri sensi come il gusto, il tatto, l'udito e la vista, che comunicano con la corteccia cerebrale, l'olfatto comunica con il sistema limbico, influenzando l'interpretazione cognitiva, la memoria, l'apprendimento ed le emozioni. Gli altri quattro sensi possono essere considerati volontari e controllabili dalla nostra volontà, ad esempio chiudendo gli occhi per evitare immagini sgradevoli o tappando le orecchie per non sentire rumori fastidiosi. Tuttavia, non è possibile controllare l'olfatto.

Quando annusiamo qualcosa, gli odori raggiungono direttamente il sistema limbico attraverso le cellule sensoriali nella mucosa nasale, il nervo olfattivo e il bulbo olfattivo del cervello. Il senso dell'olfatto può riconoscere fino a 10.000 diversi aromi, mentre il senso del gusto può distinguere solo quattro sapori, rendendo l'olfatto il senso con maggiori potenzialità. I recettori olfattivi sono neuroni rivestiti da muco che si collegano direttamente alla corteccia cerebrale, bypassando il talamo che elabora le informazioni degli altri sensi. Dalla corteccia, i neuroni olfattivi raggiungono il sistema limbico, sede delle emozioni e dei comportamenti istintivi.

Nell'aromaterapia, gli oli essenziali diffusi sprigionano molecole che stimolano le cellule recettoriali nelle fosse nasali, inviando segnali odorosi al sistema limbico del cervello. Questo percorso avviene in soli 22 secondi e la risposta ormonale è immediata e irreversibile. Il sistema limbico invia impulsi al talamo e all'amigdala, influenzando l'interpretazione cognitiva e i ricordi, la memoria, l'apprendimento.

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