Il Linguaggio delle Piante: I Terpeni e le Conversazioni Batterico-Fungine
- ottonellosandra69
- 14 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min

I terpeni sono una vasta classe di composti organici volatili che emettono solitamente un forte odore. Questi composti vengono prodotti da alcuni insetti e da molte piante, come ad esempio le conifere, e si trovano negli oli essenziali e nelle resine. Da tempo è noto che i composti organici volatili possono agire come segnali di comunicazione tra piante, e tra piante e insetti. Tuttavia, sembra che anche batteri e funghi interagiscano scambiandosi aromi, in particolare i terpeni.
Recentemente, un team di ricercatori olandesi ha pubblicato uno studio sull'interazione tra un fungo patogeno vegetale, il Fusarium culmorum, e un batterio del suolo, il Serratia plymuthica. Analizzando le molecole, le proteine e l'espressione genica del batterio, i ricercatori hanno osservato che il batterio è in grado di percepire i terpeni rilasciati dal fungo e modificare il proprio comportamento in risposta, producendo a sua volta un terpene.
Questa scoperta suggerisce che le piante respirino composti organici volatili trasportati dall'aria, avviando conversazioni tra batteri, funghi e altri organismi presenti nell'ambiente. Ad esempio, quando i salici sono attaccati da insetti, smettono di produrre le sostanze che gli insetti cercano, affamandoli fino a che se ne vanno. Allo stesso tempo, emettono sostanze che avvertono gli altri salici, permettendo loro di adottare una tattica preventiva. Un esempio simile si riscontra nelle patate sudamericane, che emettono un odore che funge da allarme per la presenza di coccinelle, i predatori degli afidi che le attaccano. Questo bluff olfattivo induce le coccinelle ad abbandonare il campo. Anche il tabacco, quando viene attaccato da un nemico conosciuto, emette un odore di richiamo per attirare il suo predatore. Al rilevare questo segnale, le altre piante adottano lo stesso comportamento, avvertendo il predatore a distanza e invitandolo ad intervenire.
Le piante, come le acacie, possono difendersi dagli erbivori con spine accumulate, ma quando vengono brucate dalle giraffe - che sono in grado di strappare le foglie nonostante le spine grazie alle loro lunghe lingue prensili - producono tannini per rendere le foglie amare e indigeste. Inoltre, le piante vicine, anche se non sono ancora state attaccate, iniziano a produrre tannini non appena avvertono l'odore di avvertimento. Le giraffe, tuttavia, consapevoli di questa strategia, cominciano a brucare sottovento per ritardare l'efficacia della comunicazione tra le piante.

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